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Costantino Posa
E adesso passiamo alla presentazione del poeta Costantino Posa.
Un nome che già la dice lunga su chi lo possiede, Costantino infatti è il nome di un grande imperatore
che nel bene e nel male ha segnato un inizio e una fine nella storia dell’umanità, e della città in suo nome di Costantinopoli…. Spesso nei nomi si raccoglie chi siamo veramente, e il poeta Costantino Posa anche sottovoce ha saputo lasciare i suoi versi che nascono da un insieme di sensazioni disparate in ogni direzione. Costantino Posa scrive da pochi anni intensamente, ma in realtà ci vuole poco per capire
chi siamo e che cosa vogliamo trasmettere ed egli con la sua poetica e la ritmicità dei suoi versi trasmette
quell’arte oscura che è la poesia in maniere unica e inequivocabile…
Nei suoi versi c’è l’uomo che ha vissuto tutto quello che trasmette e la capacità di farsi notare sottilmente manifestando attraverso la poesia tutte le sue debolezze di uomo nei confronti della vita stessa come anche dell’amore e della fede. Difficile far finta di niente davanti alle sue poesie, e avere dei premi o non averli ha poca importanza in certi campi, perché a volte sono proprio le persone che possono dare il meglio a rimanere in disparte in quanto si temono. Le sue poesie sono vere poesie come pochi sono i veri poeti anche se tutti scrivono, la composizione delle sue poesie è personale con un ritmo incalzante ed ogni sua poesia è un racconto della sua stessa anima di uomo non spettatore ma protagonista in assoluto della sua vita e del suo scorrere.
Ganzerli e Russo
Costantino Posa, nato ad Acquaviva delle fonti (BA) il 30/09/1950
residente a Santeramo in colle (BA)
– costaposa@gmail.com
Presente su varie antologie poetiche di: PRAGMATA-
Presente su rivista online: “Isola negra” di Giovanna Mulas
“Opere Inedite” di Luigia Sorrentino (RAINEWS24). Una pagina personale.
Coautore di “ Collane di perle ” silloge poetica con vari autori .
Coautore di “ Il profumo del loto ” silloge poetica con vari autori.
pubblicazione nel libro: “ 150 anni dell’unità d’Italia ” Lettere all’Italia,
presentato al Consiglio regionale Lazio dall’associazione culturale Pragmata,
nell’anno 2011 (77 autori su 150 partecipanti).
Finalista in vari concorsi e numerose pubblicazioni su varie antologie ( una poesia per ogni antologia).
Finalista 1^ edizione “ Scrittori per Talitha ” con lettera: “Ad un figlio mai nato”.
Menzione speciale e Targa di merito al premio internazionale città di Bitetto, con silloge poesie :
“Il lento mutar del tempo”.
Pubblicazioni: 1° “Emozioni in versi” quaderno personale di 40 poesie con la “GDS EDIZIONI”.
2° “Collana di perle” poesie (11) con altri autori (Sonia Demurtas)“EDIT SANTORO ”.
3° “Il profumo del loto” poesie (3)con altri autori (Sonia Demurtas)“EDIT SANTOro".
4° “Cara Italia” Epistolario alla nazione a cura di (Monica Palozzi) “PRAGMATA”.
La Sua poetica.....
I RICORDI RESTANO.
Ci sono parole che non verranno dette mai.
Come quelle di bimbi mai nati.
Ci sono suoni che non saranno mai ascoltati.
Come i battiti di quei cuori.
Cosa importa se poi tutto finisce.
Per qualcuno non è mai incominciato.
Mentre c’è chi insiste:
“ io cerco. Io voglio. Io pretendo “.
Cosa importa se per altri tutto è mancato.
La vita è come un fiume di umori:
un giorno miti. Un giorno tesi.
Tutto và. Tutto scorre,
in un letto, a tratti, di vergogne.
Per fortuna ci restano i ricordi.
I ricordi, anche di chi non c’è mai stato.
Costantino Posa poesie....
D'IMPULSO.
Un silenzio così intenso...da stordire,
d'impulso sussurro: " Spero che lei mi desideri ",
senza dire una parola, gli sembrò impossibile
che ci fosse un sol tempo con la luce di uno sguardo.
Lui era il vento paziente...sapeva vivere di tormento
o vacillare d'amore lento.
Lei era un alito impaziente...detestava
vivere un sol momento.
O rinunciare all'amor che sento.
Costantino Posa poesie
ANDRO' LONTANO.
Nelle notti di vento d'autunno
calpesterò i momenti ingialliti di foglie d'estate.
Pizzicato dal vento e da gocce di pianto.
...Scolpirò il tempo con infinite parole.
Scriverò del mentre e del ripenso.
Mi coprirò di verde e andrò lontano
lungo il sentiero del chi sfugge
a non capire il senso del non ritorno.
Mi parlerò di te, del meritato
e di tutto ciò che è mancato.
Costantino Posa poesie
L'uomo, L'ESASPERAZIONE.
L'uomo, essere umano, quando vuole allunga la sua mano.
L'uomo scacciato dall'essere normale sa quando far male.
Si accumula di ricchezze, spesso vive di schifezze.
L'uomo, un bagliore di Dio è la versione del
" Me la vedo io ".
Vive d'ideali, spesso vola senza ali.
L'uomo che uccide ed ha stuprato non si sente trascurato,
incurante degli effetti si trasforma in zone d'ombra.
Non sopporta la coscienza, se ne infischia del pentimento.
Si trasforma in illusione, detesta il rispetto.
Urla: " Son d'onore ", piange e prega in ginocchio
solo quando è lì per terra, steso, in attesa del suo amico prete.
Costantino Posa poesie
SCRIVERE.
Il mio scrivere sanguina
nei tramonti senza bagliori,
quando le brezza di terra prendono il largo,
boriose di tempo che va.
Sanguina malinconico
di imperturbabile cedimento,
quando rievoca ulteriore ripensamento.
Il mio scrivere sanguina ripetutamente,
si riprende e si ripiglia ogni volta
che passa di un vortice il parapiglia
di un non voler mai più scrivere.
Il mio scrivere sanguina di parole
mai versate, dette e mai ascoltate.
Costantino Posa poesie
ESSERE DIVERSO
Ho voglia di essere diverso.
Ho voglia di camminare nudo
dentro me stesso,
per vedere se mi detesto.
Ho voglia di girarmi controcorrente.
Ho voglia di sfacciataggine
per cancellare alcune mie pagine.
Ho voglia di essere sbagliato,
ma non posso, se scrivo e mi consolo
mi accorgo di essere me stesso.
Costantino Posa poesie
AMORE e SDEGNO.
Dov'è finita la rabbia
di quelle notti senza sonno?
Come è sfinita la sabbia
di quei sogni senza freno.
Quella felicità rassegnata
racconta di essere stata ingannata.
Potrei chiamarla sfiga
purchè mi faccia ritentare.
Non credo di aver bisogno di pentimenti
o pacche sulle spalle.
Mi sento vile e forte
come un uomo che ha vissuto.
Un uomo ricco di parole
dettate dai battiti del cuore.
Un uomo che non ha bisogno
di sostegno
perchè ha già provato amore e sdegno.
E poi bastano i sentimenti,
silenzi e sguardi al cielo
è da lì che è incominciato
ed è lì che il cuore
si è da un pò incamminato.
Costantino Posa poesie
GUARDANDO IN ALTO.
Noi che pensavamo di essere giganti
lo guardavamo distante.
Noi che eravamo un pò come i santi
lo giudicavamo fuori dall'istante.
Noi che del momento
ci preoccupavamo dell'apparenza.
Noi che preghevamo in tanti
lo facevamo all'occorrenza.
Noi che ridevamo del suo ultimo tremare
ora che anche lui è tra gli altri
ricordiamo la sua mano tesa
e quei suoi baci sulla fronte resa.
Solo ora immaginiamo di aver agito
in modo diverso.
Solo ora in ginocchio e persi
speriamo ancora un suo sorriso dall'universo.
Costantino Posa
IL TEMPO NON SI ACCORGE.
Le mie mani scrissero prima di fermarsi:
Non importa se al primo sgomento
le parole tacciono e urlano
dove nessuno le può ascoltare.
Le voci fioche di pollici alzati
respirano il fumo dei treni
partiti per chissà dove.
Quando la vita morde
le nostre voglie si battono con foga.
Bisogna esserci, senza paura
mentre il tempo non si accorge
delle repliche che il cuore chiede
emette solo qualche fruscio
di tutti i mali che affliggono.
Le nostre voglie non demordono
se ogni attimo ha tanti ostacoli.
Vuol dire che ogni nostro attimo
in fondo
è sempre quello giusto.
Costantino Posa poesie
IN FONDO AL CUORE.
Circostanze che portano altrove
lontano dal proprio cuore.
Evitando di guardarsi dentro
per paura o comodità.
Senza mai chiedersi: Chi sei?
Chi avresti voluto essere?
quel cuore lasciato solo
a custodire ogni nostro segreto.
Quel cuore che non lascia uscire
alcun dolore e i momenti
che ci hanno visto sorridere.
Quel cuore che trattiene a stento
le parole che avremmo voluto dire
e le spine che trafiggono
il nostro passato tante volte incerto.
Quel cuore che ci accompagna
verso il fondo di un altro cuore.
Quel cuore che se pur provato
insegue le emozioni condivise
ed ancor più quelle mai provate.
Costantino Posa
ME...MORIA.
Ogni volta che guardo quel filo spinato,
io li vedo, sono ancora lì.
Ogni volta che guardo quei vagoni di pianto,
io li sento, sono ancora lì.
Ogni volta che guardo quei forni tormenti,
io chiudo gli occhi e ci penso,
sono ancora lì, a chiedersi perché?
Ogni volta che tu... urli per niente,
io mi vergogno e non dimentico.
Costantino Posa poesie
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Carmela Russo e Giambattista Ganzerli