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Fiabautore Autunno 2013
C.Russo e G.Ganzerli hanno votato il Fiabautore Estate 2013.
Antonella Marisaldi con la fiaba "La fortuna della formica Federica"
La fortuna della formica Federica
C’era una volta una formica avara e irresponsabile. Nonostante tutto, fata fortuna la baciò.
Trovò tanti, tantissimi semini, per superare il lungo e freddo inverno…
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Federica non era mai contenta. Sbuffava continuamente.
Matilde abitava in cima alla duna. Purtroppo, trovò pochissimi semini.
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Matilde non riusciva neppure a dormire.
Così, una notte di luna piena, prese una decisione.
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Era molto, molto freddo, là fuori. Sapeva che era rischioso ma, purtroppo, non c’era un’altra soluzione. Infilò il cappotto, mise nel fazzoletto un paio di semini e partì.
Cammina e cammina, arrivò davanti a un grandissimo formicaio. Sulla porta c’era scritto: Federica La Fortuna.
Matilde bussò:
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Aveva un nodo stretto alla gola. Non versò neppure una lacrima, aprì la porta e uscì.
Appena fuori dal formicaio, abbracciò un pino e…improvvisamente, scoppiò in lacrime!
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Matilde girò e rigirò tutta la pineta. Ma non trovò neppure una briciola! E ritornò triste sulla via del ritorno.
A un tratto, cominciò a piovere ininterrottamente. E il freddo inverno arrivò,
il mare s’ingrossò e tutta la pineta si allagò.
C’erano centinaia di formiche che camminavano disorientate. Ansimavano sotto il peso dei secchi pieni d’acqua. Cercavano di svuotare i formicai, ma inutilmente.
Suonarono addirittura l’allarme! Attraversarono la pineta di corsa, con il batticuore, in cerca di un rifugio. Si tenevano tutte unite in quella gran confusione. Di parlare non aveva tempo nessuno. A un tratto, una parlò:
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Le formiche sospirarono e si precipitarono davanti alla porta del formicaio. Stavano immobili e senza fiato.
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Matilde prese una padella e scaldò gli ultimi semini. Erano caldissimi e croccanti.
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L’indomani, finalmente spuntò il sole.
Era una giornata meravigliosamente tiepida.
Le formiche uscirono dal formicaio e andarono in riva al mare. Sulla spiaggia, un bambino dalle guance rosate camminava piano e sorrideva.
Prese dallo zaino una profumata focaccia, la guardò e disse:
Foccaccia foccacciona
Dolce e….morbidona
Presto ti mangerò
e…svelto a scuola ritornerò!
E, con un grosso morso, la addentò.
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Federica passava lì per caso…
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Federica, a quelle parole, rossa dalla vergogna, veloce si allontanò.
Con lo sguardo basso, arrivò davanti alla porta Matilde.
La porta era socchiusa…
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Arrivarono in riva al mare…
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Federica camminò per giorni interi. Sfinita si fermò, di fronte al mare.
Stava in silenzio e piangeva. Poi asciugò gli occhi, voltò lo sguardo e…
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Ad alta voce, cantò:
Quando il gelo arriverà
Per tutte le formiche ci sarà
Cibo sano cibo buono
È per tutti un Santo Dono!
Alla fine, tutte le formiche affrontarono il lungo freddo inverno e…
Federica La Fortuna la baciò, generosa e buona diventò.
Antonella Marisaldi tutti i diritti riservati.
G.Ganzerli e C.Russo