Accademia degli Artisti

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Franco Zangheri

GLI ARTISTI DELL'ACCADEMIA



Iniziamo questa rassegna di Autori che abbiamo conosciuto nel corso degli anni trascorsi nel cammino letterario, tanti sono stati gli autori che abbiamo conosciuto,
ed alcuni ci hanno colpito per la loro veste artistica ed interpretativa dell'arte poetica
che non possiedono tutti.


Il primo Autore che presentiamo è Davide Di Franco alias Franco Zangheri, Autore che esprime in maniera elevata le sue capacità di scrittore oltre che poeta, le sue poesie sembrano pervenire da altri tempi... da altri luoghi ... da una soglia diversa di realtà che distingue i veri poeti appena
presentano i loro scritti, Franco Zangheri è una persona che conosciamo da anni, una persona umile, che nemmeno forse ha capito il valore delle cose che scrive e come tutti i grandi artisti si meraviglia dei complimenti e ne è smarrito egli stesso.
Riteniamo Franco Zangheri un autore meritevole di far parte del complesso mondo letterario che oramai comprende chiunque, ma solo i più degni come  Franco possono farne parte a pieno merito, continuando a regalarci versi poetici che solo in pochi fra tanti sanno e possono fare.






Prima di addentrarci nella sua persona... fermiamoci ad assaporare una sua bellissima poesia....

I PALPITI DEL CUORE

Provo vergogna per la mia vigliaccheria
ma quando tu appari,io perdo la favella
e al tuo cospetto non riesco a ragionare
e cerco di nasconder l’imbarazzo.

Sapendo che è amore mi sento ormai perduto,
vorrei farti sapere quel che sto provando
ma il solo tuo sorriso riesce a annichilirmi
facendomi arrestare propositi istintivi.

Perché è così difficile manifestar l’amore
non esser mai padrone dei palpiti del cuore,
eppur so che è possibile gestire quel che provi
ma ciò che disorienta è restarsene indifeso.

Questa pagina è dedicata a una persona carissima che conosco da tempo:


Franco Zangheri in arte Davide Di Franco è nato a Firenze il 17 settembre  1955,  ha trascorso i suoi primi 20 anni a Firenze nel quartiere del Galluzzo, in seguito a Scandicci (FI), Impruneta (FI) e  dal  2000  vive  con  la  propria  famiglia a Calenzano  (FI).  Nei primi anni ’80 ha scritto per il quotidiano “Paese Sera” e dal  2004  al  2006  è stato  per  tre anni   responsabile    della   rassegna   stampa  (commento alla notizia) di  “Civiltà Cristiana”.  Con la casa editrice    –  The   Professional  Competence  di  Montespertoli  (FI)  - ha pubblicato  nel novembre  2008  il  romanzo “UN PAESE NELLA CITTA’”. Nell’ottobre 2012 è prevista la pubblicazione di una raccolta di poesie ed aforismi intitolata “VORREI”, nata per commemorare lo zio Giorgio Carducci  grande poeta dialettale versiliese  deceduto nel 1986. Nell’aprile 2013, assieme agli autori: Stefano Zangheri, Mario Zangheri e Elena Zangheri verrà pubblicata una raccolta di poesie intitolata “LEVITAZIONE”.  Ragioniere,  attualmente   lavora  nel  settore amministrativo come dipendente del Ministero  Pubblica Istruzione presso  un  istituto statale fiorentino.     

Ecco l'autore in ogni sua forma!




PRESENTAZIONE ROMANZO “UN PAESE NELLA CITTA’”


 
EDITORE:               THE PROFESSIONAL COMPETENCE  

AUTORE:                DAVIDE DI FRANCO

TITOLO:                 UN PAESE NELLA CITTA’

ILLUSTRATORI:  DENIEF e ROXY

ISBN:                        978-88-902392-1-2

STAMPA:                 AGOSTO 2008

PREZZO:                 €  12,00


Questo libro è la perfetta espressione di un prodotto autarchico: l’autore è fiorentino ed a sua volta lo sono l’editore, la stessa azienda grafica e i pittori delle tavole interne e relativa copertina e dato che, Firenze e la sua colta periferia da molto tempo non è assai frequentata dalle sceneggiature letterarie, come se la patria della lingua italiana venisse snobbata dalla letteratura colta e ufficiale, la “The Professional Competence”, paragonabile ad un marinaio ostinato, remando contro corrente è dunque lieta di presentare l’opera prima dello scrittore Davide Di Franco: “un paese nella città”.  L’autore, ponendo il fulcro nella zona compresa da Porta Romana al Galluzzo, ha dipanato la propria storia nell’ambito cittadino e la diretta periferia. È una storia che potrebbe accadere a ciascuno di noi ogni giorno, è il racconto di un evento “quasi comune”, per gli inquilini della porta accanto. L’articolazione del piano dell’opera: ti incuriosisce, ti coinvolge, ti mette l’ansia di sapere cosa accade dopo……, ti rende protagonista. Apparentemente, se non si va oltre la mera letteratura, si potrebbe descriverlo come un romanzo di appendice, ma di fatto è la descrizione di una spaccato di vita, di un territorio, ma soprattutto di una vicenda umana in un contesto umano. L’aver scelto un ambientazione di quartiere di una città/paese, ma comunque di una città simbolo come Firenze, corrisponde ad un preciso progetto nella mente dell’autore, non solo inscenare una piéce letteraria ma amalgamare una vera e propria sceneggiatura, dove l’anziano ispettore in pensione Francesco Zarri, si trova costretto a dover fronteggiare un nemico invisibile e allo stesso tempo imprendibile.


Le sue poesie.....


UNA MORTE INIQUA

Dov’eri quella notte triste e dolorosa
che fu crudel, violenta e rapinosa
rubò la vita a tutti ai morti e ai vivi
lasciandoci in eredità la sofferenza.

Dov’eri quando il buio li avvinghiò
strappandogli il respiro e la fiducia
che avean riposto nel loro avvenire
mostrando tanto ardore per la vita.

Nessun mai tradirà la grande fede
riposta con amore nel Tuo credo,
fummo solo offuscati da quella fine iniqua
sentendoci distrutti e abbandonati.

Adesso al Tuo cospetto ancora prego
chiedendo un indulgenza per coloro
che affranti e disperati chiedon perdono
per quei ragazzi prematuramente morti.

Davide Di franco



Ritorno alla vita

di Davide Di Franco

Dopo una vita ardita e rigogliosa
soddisfacente e ricca di avventure,
mi son trovato chiuso in una stanza
imprigionato senza avere appello.

A causa di un malanno inaspettato
che è forte di quel male sentenziato,
il fisico languisce e si denutre
lasciandomi più debole e infelice.

A chi potrei ormai chiedere la grazia
per un reato che non ho commesso,
perchè dovrò scontare questo tormento
sorbendomi una fine assai ingloriosa.

Passano i giorni senza muter niente
e il volto si fa sempre più scarnito,
nasce in me il desiderio di finirla
non voglio più soffrire inutilmente.

Nel ricordar che fui anche soldato
provai a lenir pregando quel dolore,
fu allora che apparisti sulla soglia
con un bianco sorriso assai glorioso.

Dicesti "tutto è finito" e mi abbracciasti:
frutto di errore era quella sentenza,
chi vittima di tal fatale sbaglio
li avrebbe mai potuto perdonare.

Parve una Luce accendere il mio cuore
troppo felice ero per odiare,
e fu così che dopo tante pene
tornai a sentirmi vivo tra di voi.

F.Z. Davide Di Franco


Complimenti a Davide e alla sua Letteratura

G.G e C.R

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